24 Aprile 2024
3 Dicembre 2022

L’orgoglio e l’umiltà

Come ogni anno, giovedì la Chiesa celebra la festa dell’Immacolata Concezione di Maria. Cosa significa? Il dogma, cioè la verità di fede, afferma che la Madonna non è stata “toccata” dal peccato originale, ne è stata preservata sin dal primo istante del suo concepimento. «Dio – sottolinea il Catechismo della Chiesa cattolica – ha scelto gratuitamente Maria da tutta l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio; per compiere tale missione è stata concepita immacolata».
Se il peccato originale può essere considerato la radice dell’orgoglio umano, il suo desiderio di onnipotenza, di diventare dio al posto di Dio, guardando a Maria possiamo comprendere come la radice e il frutto del suo essere “Immacolata” è l’umiltà, tanto che nel Magnificat canta: “Ha guardato l’umiltà della sua serva”.
Maria ci insegna quindi che per combattere il male bisogna convertirsi ogni giorno all’umiltà: noi non siamo Dio, siamo invece sue creature, splendide e fragili, capaci di bene infinito ma anche di un male immenso. Per questo motivo preghiamo Maria in questi giorni: perché faccia a noi dono dell’umiltà, e della pace che è un suo frutto. A proposito dei venti di guerra, scrive il sociologo M.Magatti: «Il potere che si pensa come assoluto finisce per farsi prendere da una deriva paranoica. E la ragione, scriveva Elias Canetti nel 1960 (nel celebre saggio “Massa e potere”), è chiara: perdendo la capacità di distinguere tra i propri pensieri e la realtà, smettendo di dialogare con ciò che lo circonda, il potere si avviluppa su di sé, diventando ostaggio di un pensiero totalitario. Rinchiuso nella prigione del proprio Io, egli riduce gli altri e l’intera realtà a materiale disponibile da dominare, sezionare, manipolare, afferrare. E alla fine da distruggere.»
Per evitare tutto questo non ci stanchiamo di pregare per la pace, chiedendo a Maria Immacolata la sua stessa umiltà!

Don Luca