20 Aprile 2024
18 Marzo 2023

La Luce di Dio

«Sconvolgere. Sconvolgere è una parola forte, forte proprio come ciò che sto per raccontare… la mia avventura, la storia di come sono cresciuto dentro; questa è una vicenda che narra di un raggio di luce in un mare di buio, una luce che riesce sempre a prevalere nelle tenebre: la luce di Dio.
Certe storie, nella vita, non ce le si aspetta; arrivano veloci come un fulmine e il loro effetto sul cuore è una tempesta… Tutto è iniziato in una semplice vacanza in montagna con la mia famiglia. “Ho freddo agli occhi”, dissi a mia madre. Il giorno dopo vidi delle macchie nel mio campo visivo. Da lì è stato tutto un decrescere fino ad arrivare alla visita… “Lastra e dottori sono d’accordo: è necessaria un’operazione, causa un probabile tumore».
Queste parole sono di Matteo Farina. Le scrive in un tema scolastico il 17 dicembre 2004, all’età di 14 anni. È un ragazzo semplice, come tanti, che cresce nella fede grazie all’esempio e all’aiuto della sua famiglia, che vive a Brindisi.
L’esperienza della sofferenza e della malattia non riesce ad abbattere la robustezza dell’umanità e della fede di Matteo, anzi, le fortifica ancora di più: “La mia avventura ha fatto evaporare da me il senso di superficialità, lasciandomi una rifioritura spirituale. Spero di riuscire a conservare la gioia che ho adesso e donarla a chi ne ha bisogno. Nella vita bisogna sempre essere forti. Abbattersi non giova a nulla, dobbiamo invece essere felici e dare sempre gioia. più gioia diamo, più gli altri sono felici. Più gli altri sono felici, più siamo felici noi”. Parla con tutti di Dio, soprattutto coi suoi coetanei… “Osservo chi mi sta intorno, per entrare tra loro silenzioso come un virus e contagiarli di una malattia senza
cura, l’amore!”.
Matteo, vissuto “con gli occhi al Cielo”, come ha scritto lui stesso, raggiunge “il Cielo” il 24 aprile 2009, ma continua ad indicare a tutti la sua stessa via, con la sua luminosa testimonianza di vita.
Così ha scritto, in una sua preghiera:

“Perché mi hai scelto? Perché la fede e tutti i tuoi doni? Chi sono io per meritare
questo? Sono un servo inutile. Ma non è questa la domanda giusta. Chi sei Tu?
Chi sei Tu per accontentarti di me? quanto è grande il tuo amore se nonostante i
miei peccati mi scegli come tuo servo? Perché me e non altri? Vorrei immergermi
nel tuo amore mio Dio, per poter vedere il mondo come lo vedi tu, anche
per poco, per capire come fai a vincere tutto con l’amore”.

Nella domenica del cieco nato, un ragazzo ci insegna a vedere…

Don Luca