5 Ottobre 2024
20 Aprile 2024

Il rinnovo del Consiglio Pastorale/2

Domenica 26 maggio ci sarà il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Cosa significa farne parte? Che ruolo ha chi vi partecipa? Proseguo il pensiero iniziato settimana scorsa, approfondendo il termine “pastorale” e “parrocchiale”.
L’obiettivo del consiglio è “pastorale”: chi ne fa parte vuole annunciare il Vangelo e trasmettere la fede alle nuove generazioni, testimoniando da cristiani la bellezza di esserlo, soprattutto a chi è lontano dal Vangelo di Gesù e dalla Chiesa. Dunque va superato il ‘si è sempre fatto così, siamo abituati in tal modo, questo l’ho sempre fatto io…’. La logica è un’altra: come essere oggi testimoni credibili? Cosa fare perché
la fede in Gesù sia anche oggi attraente? Come essere per far risplendere la bellezza della fede cristiana?
Il consiglio è “parrocchiale”: questo vuol dire che l’attenzione va posta a tutta la realtà, non solo religiosa ma anche civile e sociale. Di conseguenza non si fa parte del consiglio pastorale per rappresentare semplicemente il gruppo a cui si appartiene.
Si possono e si devono superare i confini del proprio gruppo, rappresentando l’intera comunità cristiana. Se ne fa parte come cristiani e come cittadini.
Il sinodo diocesano 47° riporta anche queste ulteriori indicazioni al numero 147:
«Il consiglio pastorale è quindi realmente soggetto unitario delle deliberazioni per la vita della comunità, sia pure con la presenza diversificata del parroco e degli altri fedeli. E’ quindi possibile definirlo organo consultivo solo in termini analogici e solo se tale consultività viene interpretata non secondo il linguaggio comune, ma nel giusto senso ecclesiale. I fedeli, in ragione della loro incorporazione alla Chiesa, sono abilitati a partecipare realmente, anzi a costruire giorno dopo giorno la comunità; perciò il loro apporto è prezioso e necessario.
Il parroco, che presiede il consiglio e ne è parte, deve promuovere una sintesi armonica tra le differenti posizioni, esercitando la sua funzione e responsabilità ministeriale».
Il consiglio pastorale esiste per aiutare il parroco a prendere le decisioni, sapendo che alla fine è lui che deve scegliere, ma non perché “tanto ha già deciso tutto lui”, quanto perché una sintesi va necessariamente fatta.
Le candidature vanno presentate al parroco entro domenica 12 maggio.

Don Luca