27 Luglio 2024
4 Maggio 2024

Il mese di maggio e Maria

È una devozione popolare antica e molto sentita dai fedeli quella del mese di maggio dedicato tradizionalmente alla Madonna con vari momenti di preghiera, dalle processioni ai pellegrinaggi nei Santuari, alla recita del Rosario. Ma perché maggio è il mese mariano per eccellenza?
Nell’antica Grecia e nell’antica Roma il mese di maggio era dedicato alle dee pagane collegate alla fertilità e alla primavera (rispettivamente Artemide e Flora). Questo, combinato con altri rituali europei che commemoravano la nuova stagione primaverile, ha portato molte culture occidentali a considerare maggio un mese dedicato alla vita e alla maternità. Non è un caso che in molti Paesi ricorre in questo mese la festa della mamma che è una ricorrenza civile, non religiosa.
Nel XIII secolo Alfonso X detto il saggio, re di Castiglia e Leon, celebrava Maria come: «Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, luce dei santi e dei cieli via (…)». Il Medioevo vede anche la nascita del Rosario, il cui richiamo ai fiori è evidente sin dal nome.
Ai tempi della Chiesa delle origini ci sono prove dell’esistenza di una grande festa in onore della Beata Vergine Maria che veniva celebrata il 15 maggio di ogni anno, ma solo nel XVIII secolo il mese di maggio è stato associato alla Vergine Maria. Ha avuto origine a Roma, nella Compagnia di Gesù, che alla fine del XVIII secolo fece il voto di dedicare il mese di maggio a Maria. Da Roma la pratica si diffuse agli altri
collegi gesuiti, e da lì a quasi ogni chiesa cattolica di rito latino.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Anche il Magistero recepisce e incoraggia questa devozione nata dal popolo. Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche
il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».
Papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita». (Marialis Cultus 53).

Don Luca