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Fu elevato in alto (At 1)
Oggi celebriamo la solennità dell’Ascensione del Signore: Gesù scompare dalla vista ma non dalla vita di chi lo ama! I suoi “amici per sempre” rimangono in attesa del dono dello Spirito che sarà loro mandato dal cielo, dal Padre, attraverso il Figlio, come proclamiamo nel Credo.
I discepoli che fissano il cielo sono ora invitati ad affrontare la storia nella consapevolezza che il Cristo risorto non è scomparso, ma regna in modo invisibile nei cuori degli uomini che lo accolgono e nelle vicende del mondo, portando tutto verso il compimento.
Certo, Gesù non sarà più visibile direttamente, ma si potranno vedere i segni della sua presenza nella vita degli uomini che incarneranno la sua Parola, perché questo sarà il segno per eccellenza della sua presenza: la testimonianza dei suoi apostoli, sostenuta dalla potenza dello Spirito Santo.
È proprio questo che Gesù ci chiede, una volta che è stato elevato in alto: offrire la nostra testimonianza credente attraverso la vita nello spirito della comunità cristiana.
Il cristiano è colui che ha sempre lo sguardo rivolto verso il cielo ma i piedi ben piantati per terra: non vive estraniato dalla storia, quanto piuttosto immerso nelle vicende del mondo con nel cuore uno Spirito capace di santificare ogni cosa.
Che Lui sia sempre presente ce lo conferma anche il finale del Vangelo di Matteo: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Questa Parola sostenga sempre la nostra fede e la nostra speranza.
Don Luca