7 Novembre 2024
25 Marzo 2023

Di passaggio…

«Nel secolo scorso un visitatore straniero fece visita al famoso rabbino polacco Hofez Chaim. Rimase stupito nel vedere che la casa del rabbino era solo una semplice stanza piena di libri, gli unici mobili erano un tavolo e una panca. “Rabbì, dove sono i tuoi mobili?” chiese il visitatore. “E i tuoi dove sono?” replicò il rabbino. “I miei? Ma io sono solo in visita, sono solo di passaggio”, disse il visitatore. “Anch’io”, disse il rabbino.
La storiella biografica di questo rabbino si può leggere facilmente come una parabola quaresimale. L’immediatezza della lezione sul distacco dalle cose, sulla relatività del presente, sul digiuno dal possesso ha come controcanto la pesantezza dell’attuazione.
In questi giorni quaresimali abbiamo diverse volte letto e meditato la Parola di Dio che ci invitava a “digiunare” dal possesso e tutta la tradizione lo ha sempre insegnato. Eppure sappiamo quanto sia difficile non rimanere accecati dal bagliore delle cose e “smorzare la brama del possesso, che tante volte è semplicemente spia della paura di morire, vanamente esorcizzata attaccandosi a un oggetto a prima vista duraturo” (Card. Ravasi).
Nelle sue lettere, Seneca scriveva: “Al povero mancano molte cose, all’avido tutto”. Soprattutto perché il rischio è quello di perdere la fede e l’amore, che sono invece il tesoro più prezioso, il “tutto” veramente importante nella vita.
Lazzaro muore. Cristo lo resuscita! Da quel giorno, per lui ‐ che andrà incontro di nuovo alla morte ‐ e per le sue sorelle, Marta e Maria, nulla sarà come prima, tanto che non avranno paura a usare un profumo di nardo preziosissimo per cospargere i piedi di Gesù. Per Giuda sarà uno scandalo! Per loro solo un segno dell’amore, quell’amore che non ha più paura di dare tutto…
E così si respira già il profumo della Pasqua!

Don Luca