20 Aprile 2024
5 Febbraio 2022

Custodire ogni vita

Dal messaggio per la 44^ Giornata nazionale per la vita

«”Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15).
Al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza, la pandemia ha
messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale.
Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi; ne emerge però con rinnovata
consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita. Abbiamo capito che nessuno può bastare a sé stesso: “La lezione della recente pandemia, se vogliamo essere onesti, è la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti.
Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme” (Papa Francesco, Omelia, 20 ottobre 2020). Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione.
Questo è vero per tutti, ma riguarda in maniera particolare le categorie più deboli, che nella pandemia hanno sofferto di più e che porteranno più a lungo di altre il peso delle conseguenze che tale fenomeno sta comportando.
Il nostro pensiero va innanzitutto alle nuove generazioni e agli anziani…».
Raccogliamo l’invito dei Vescovi italiani:

Abbandonando le personali o collettive illusioni di onnipotenza e autosufficienza

Riconoscendo le nostre e altrui fragilità

Impegnandoci a custodire ogni vita, dal concepimento fino alla morte naturale

Riconoscendo che siamo sulla stessa barca e che abbiamo bisogno gli uni degli altri

Avendo a cuore i più deboli, in particolare i giovani e gli anziani (ad esempio con la partecipazione alla giornata del malato di venerdì prossimo), pensando a loro comecomunità cristiana e civile nel progettare i giorni e gli ambienti futuri.

Don Luca