20 Aprile 2024
1 Aprile 2023

Colui che porta la Pace

«Il cristiano è un “uomo di pace”,
non un “uomo in pace”:
fare la pace è la sua vocazione»
(don P. Mazzolari, “Tu non uccidere”)

L’ingresso di Gesù a Gerusalemme è l’ingresso del Re che instaura un periodo di pace dopo il tormento e la devastazione causata dalla guerra. Anche noi entriamo in questa settimana santa immergendoci dentro tutto il dramma di quella Passione che la guerra perpetua nella storia dell’uomo di ogni tempo, ma vi entriamo con l’anelito fermo e risoluto per la Pace.
Lo facciamo seguendo il nostro Maestro e Signore che combatte la sua personale battaglia contro il Male, offrendo la sua vita e abbandonandosi nelle braccia del Padre, senza armi, di nessun genere.
“Non c’è pace senza disarmo. Non c’è disarmo se non tacciono i cannoni, se non si smontano, oltre alle rampe missilistiche, anche gli spiriti. La pace non si regge sull’equilibrio degli armamenti, ma solo sulla vicendevole fiducia, sul disarmo dei cuori” (cfr. Giovanni XXIII, Pacem in Terris).
Le parole del Papa, scritte in un mondo dominato allora dalla Guerra Fredda e pericolosamente in bilico, sono valide anche oggi: non passa giorno in cui non aumenta la paura per un escalation che nessuno vorrebbe, ma che nessuno è disposto a fermare. Eppure la guerra è pazzia!
“Cristianamente e logicamente la guerra non si regge. Cristianamente, perché Dio ha comandato: “Tu non uccidere”; e per di più si uccidono fratelli, figli di Dio, redenti dal sangue di Cristo; sì che l’uccisione dell’uomo è a un tempo omicidio perché uccide l’uomo; suicidio perché svena quel corpo sociale, se non pure quel corpo mistico, di cui l’uccisore stesso è parte; e deicidio perché uccide con una sorta di “esecuzione di effigie” l’immagine e la somiglianza di Dio, l’equivalenza del sangue di Cristo, la partecipazione, per la grazia, della divinità” (don P. Mazzolari).
La pace di Cristo, che Cristo è venuto a portare e che il cristiano ha il compito di “fare” è e sarà sempre una “pace crocifissa”: nasce dalla Croce, dal dono di Dio, dalla sua offerta. È quindi da accogliere nel cuore, da promuovere nelle menti, da realizzare con le mani.
Scenda su noi la pace di Cristo, perché possiamo portarla ad ogni uomo.

Don Luca