Eppure c’è Uno che si prende cura di noi. È appunto il Redentore, vero Dio e vero uomo, Crocifisso e Risorto per noi e per la nostra salvezza” (Angelo Scola, Festa del Santissimo Redentore del 18 luglio 2004).
Con la Veglia in Traditione Symboli di sabato 8 aprile 2017, alle ore 20.45, nel Duomo di Milano, vogliamo compiere un gesto che sia voce e volto di questa cura. Infatti, in questa comunione di vita che ci precede e che dà forma ai nostri giorni, Gesù si prende cura di noi, definendo al contempo un orizzonte che oggi più che mai si fa evidente.
Il titolo della Veglia, “Un segno evidente è avvenuto per opera loro” (At 4,16), mentre rimanda alla capacità “creativa e curativa” della fede nel Signore Risorto, indica che il nostro radunarci nel Duomo, convocati dal Vescovo, è il “segno evidente” offerto, principalmente a noi, e quindi al mondo.
All’interno della proposta di quest’anno, “SEGUIMI”, abbiamo richiamato ognuno ad alcuni criteri di verità della nostra sequela, della nostra identità di discepoli, di comunità.
Il “SENSO DELLA MANCANZA”, emerso dall’esperienza del giovane ricco, evocata nella Veglia di Redditio Symboli, invoca dalla libertà una presa di posizione. Questo “senso della mancanza” non chiede immediatamente e principalmente di essere disciolto o saturato, se non nella misura, nel senso in cui viene riconosciuto come occasione di apertura ad un volto, quello di Gesù, che mi svela il primato del suo Amore misericordioso.
Le “INTUIZIONI DEL BELLO, DEL VERO E DEL BENE”, che abbiamo meditato nel “sì” di Maria durante gli Esercizi spirituali di Avvento, si offrono come opportunità di unificazione di un vissuto spesso percepito come frantumato o svuotato di senso.
Gli Esercizi spirituali di Quaresima, attraverso la figura dell’Apostolo Mattia, ci hanno aiutato ad intuire e a riconoscere come “L’ESSERE PRESI A SERVIZIO” sia una realtà che domanda una risposta. La sostituzione di Giuda è stata una realtà nella quale Pietro, voce dell’intera comunità, ha espresso non una necessità organizzativa, ma una risposta ad una intenzione di Gesù. Lasciarsi interrogare dal reale, come luogo in cui non è assente il volto di Dio, è criterio per la comprensione della personale vocazione all’Amore che salva.
Infine, la Veglia in Traditione Symboli ci invita a riconoscere nella “COMUNIONE DI VITA” il primo frutto di un discernimento, di una sequela autenticamente evangelica.
Questa comunione di vita, che ci precede e dà forma ai nostri giorni, è una pluriformità nell’unità che non può essere riservata al rapporto tra Chiesa territoriale e carismatica, ma che entra nella quotidianità dei nostri rapporti: “Ai cristiani di tutte le comunità del mondo desidero chiedere specialmente una testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa. Che tutti possano ammirare come vi prendete cura gli uni degli altri, come vi incoraggiate mutuamente e come vi accompagnate: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). È quello che ha chiesto con intensa preghiera Gesù al Padre: «Siano una sola cosa … in noi … perché il mondo creda» (Gv 17,21). Attenzione alla tentazione dell’invidia! Chiediamo la grazia di rallegrarci dei frutti degli altri, che sono di tutti” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 99).
Con la Veglia desideriamo vivere una esperienza di comunione, porre un gesto di pluriformità nell’unità. È per questo motivo che abbiamo coinvolto, nella sua preparazione, giovani appartenenti agli oratori, alle associazioni e ai movimenti. Ugualmente la Veglia sarà introdotta da un video realizzato con il contributo di tutti e sarà accompagnata dalle corali provenienti dalle molteplici realtà ecclesiali: “Il tutto è più della parte, ed è anche più della loro semplice somma. Dunque, non si dev’essere troppo ossessionati da questioni limitate e particolari. Bisogna sempre allargare lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 235).
Durante la Veglia i catecumeni vivranno i primi riti verso il Battesimo e tutti insieme riceveremo il Credo, che nella personale Regola di Vita troverà la sua pluriforme espressione.
La Veglia, introducendoci nella Settimana Autentica e nella Giornata Mondiale della Gioventù 2017, se da un lato ci presenta un contenuto per dare slancio e verità ai nostri cammini, dall’altro lato afferma, per la sua stessa identità, che la preghiera condivisa è il primo luogo, sorgivo e fondante, per abitare ed edificare una comunione di vita che sia “segno evidente”, convincente.
Destinatari: 18/19enni, giovani e i loro educatori
Data: 8 aprile 2017
Ore: 20.45
Luogo: Duomo di Milano