- Home
- Parole del Parroco
- La stella dell’unità
La stella dell’unità
Martedì 18 gennaio, festa della cattedra di san Pietro, inizia la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il cui tema è: “Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo” (Matteo 2,2).
I cristiani hanno trovato nella ‘stella’ un’immagine della vocazione cristiana. La stella era il segno che ha guidato i Magi da luoghi lontani e da diverse culture verso Gesù bambino, e rappresenta un’immagine di come i cristiani si uniscono in comunione tra loro mentre si avvicinano a Cristo. I cristiani stessi devono essere un simbolo come la stella, che conduce tutti i popoli verso Cristo.
In questa settimana preghiamo per l’unità, quella delle varie confessioni cristiane, quella di tutti i cristiani e quella della nostra comunità. Questa è una possibile preghiera:
«Signore, noi non sappiamo se i Magi alla partenza dall’Oriente fossero tre, né se altri si siano aggiunti in cammino. Sappiamo però che da subito si sono mossi come “un cuore e un’anima sola”. Possano le nostre chiese e le nostre comunità convergere unanimi verso l’unico Signore delle nostre vite.
Signore, noi non sappiamo chi dei Magi ha visto per primo la stella, sappiamo che insieme l’hanno seguita, insieme sono giunti a Gerusalemme, e insieme hanno adorato il Dio fattosi uomo. Possano le nostre chiese dimenticare chi è primo tra i discepoli del Signore e insieme giungere alla pace e all’adorazione del mistero dell’incarnazione.
Signore, noi non sappiamo chi fosse la guida di quella carovana, né se ci sia stata un’alternanza di capi-carovana. Sappiamo però che la carovana è giunta insieme a Gerusalemme e insieme si è diretta fino a Betlemme. Possano le nostre chiese essere docili ai loro pastori e, assieme a loro, essere ancor più docili al Pastore dei pastori.
Signore, il vangelo ci parla anche di un Divisore, che cerca di insinuare la divisione e il sospetto nel gruppo in cammino. Possano le nostre chiese testimoniare che Colui che ci unisce, il Cristo, è più grande e più forte di colui che ci divide.»