7 Novembre 2024
30 Aprile 2022

Il mese di Maggio

Il mese di aprile si è chiuso ieri, sabato 30 aprile, con una Messa solenne in Duomo, dove sono stati proclamati beati Armida Barelli e don Mario Ciceri, due figure che con l’attività di apostolato e l’impegno culturale ed educativo hanno lasciato un segno profondo nella storia della Chiesa ambrosiana e del mondo cattolico italiano.
Di Armida Barelli bisogna ricordare il suo impegno con la Gioventù femminile di Azione cattolica, la sua consacrazione nel mondo e la spiritualità francescana che ha irradiato tutte le sue opere.
Don Mario Ciceri è “uno di noi”, essendo originario di Veduggio, dove è nato in una umile cascina, quarto di sei fratelli, l’8 settembre del 1900. Le umili origini, la semplicità dei modi, il ministero svolto in un’unica destinazione, con l’attenzione ai ragazzi, ai malati, ai poveri, alla gente a cui la seconda guerra mondiale stravolse la vita: nel suo profilo è presente una “ordinarietà straordinaria”.
Poco dopo la sua nascita, la famiglia avrebbe accolto altri tredici figli, a seguito della morte di parto della cognata. Sembra un dato scontato per il tempo, ma non lo è affatto.
Manifesta una disponibilità all’accoglienza ben radicata nella vita della gente. La povertà, pur grande, non sbarrava le porte al bisogno. Lo spazio stretto non temeva di condividere quanto si aveva e si poteva mettere a disposizione.
Vengono alla mente le parole di papa Francesco per descrivere la santità del popolo di Dio paziente: «Nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio». Don Mario  è la figura consolante di questa santità.
Queste figure di santità “ordinaria” ci accompagnano allora in questo mese di maggio, dove la presenza accanto a noi di Maria ritmerà i nostri giorni, donna “umile ed alta”, come dice Dante.
E ci accompagnano anche in questo mese dove saremo chiamati a nostra volta ad accompagnare don Angelo nel suo cammino verso l’ordinazione sacerdotale, con una serie di incontri dove poter approfondire la vocazione di ciascuno alla santità, meta alta della vita cristiana, ma sempre alla portata di tutti: ognuno di noi è chiamato alla santità, secondo la chiamata personale che riceviamo da Dio.

Don Luca