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Il Giubileo e la speranza
“Senza speranza e senza Dio nel mondo” (Ef 2,12): così san Paolo definisce la situazione degli Efesini prima del loro incontro con Cristo.
Queste parole potrebbero fotografare l’esistenza di tante persone del nostro tempo. La vita non regge senza speranza, ma la speranza puramente fondata su basi terre-ne genera tristezza e vuoto. Chi restringe l’orizzonte della realtà al visibile, al fini-to, cade facilmente nell’ateismo: se un Dio esiste, come può permettere il dolore innocente, la violenza mortifera della guerra, la perversione che sfigura la persona?
Solo la fede in una vita che risorge dopo la morte e perdura nell’eterno, la fede in un Dio che colmerà di gioia e di vita le vittime innocenti del male, può darci la for-za di continuare a vivere.
La speranza cristiana non è generica attesa che le cose cambino, che il futuro possa essere migliore del presente: è certezza indefettibile che la nostra vita è nelle mani di un Padre onnipotente che ci ama e che, pur rispettando la nostra libertà, mai ci abbandona, neppure quando stiamo percorrendo cammini di lontananza e di peccato. Tutta la storia dell’umanità, solcata dall’intricato in-treccio della libertà dei singoli, dalle scelte folli di peccato, è abbracciata dall’amore inesauribile di Dio che semina amore dove c’è odio, che trasforma i percorsi di peccato in cammini di ritorno, che apre sentieri di conversione nei cuori più ribelli.
La speranza cristiana non è semplicemente un sentimento: è certezza di fede che si fonda sulla fedeltà di Dio alle sue promesse, fedeltà che ha la sua prova nella risurrezione di Cristo. Con la sua croce e la sua resurrezione Gesù ha sconfitto la morte per sempre. Per questo egli ha promesso: “La vostra tristezza si cambierà in gioia” (Gv 16,20).
L’oggetto della speranza è la gioia perfetta, la vita piena, senza ombra di male e di tristezza.
L’anno giubilare ci chiede di metterci e rimetterci in cammino verso questa mèta, che è il desiderio di ogni uomo, e ancora di più, il desiderio stesso di Dio: è Lui che ce lo ha messo nel cuore e ci invita a raggiungerlo dentro ogni situazione che la vita ci chiama a vivere, con il suo aiuto.
Come posso camminare verso la gioia perfetta e la vita piena?
don Luca