14 Maggio 2025
10 Maggio 2025

Fare (Vivere) la Comunione

Oggi 58 bambini di quarta elementare della nostra comunità per la prima volta riceveranno il corpo di Gesù: di solito la chiamiamo Prima comunione, ma ci sono anche altre espressioni: Eucarestia, Corpo e Sangue di Gesù, Santissimo Sacramento… e poi diciamo “fare la comunione”, “ricevere l’ostia” consacrata… Queste differenze parlano!
Se diciamo “Eucarestia”, vogliamo sottolineare l’aspetto della gratitudine: in greco eucarestia significa ringraziamento, e quindi eleviamo il nostro grazie a Dio, per tanti motivi, ma soprattutto perché non si stanca di cercarci e perché non viene meno il suo desiderio di abitare in noi, e di trasformare la nostra vita, rendendola sempre più bella, felice, gioiosa.
Se diciamo “Corpo e Sangue di Gesù”, sottolineiamo che Lui è realmente presente, che davvero Gesù è presente sull’altare, veramente è con noi e cammina insieme con noi. Una presenza che, d’altra parte, Lui stesso ci ha promesso: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, portando a compimento la promessa contenuta nell’altro suo nome: Emmanuele, Dio con noi.
Ma veniamo soprattutto al termine più comune, quello di comunione.
Se diciamo “Comunione” esprimiamo non solo la fede in Colui che non ci la-scia mai soli, ma affermiamo il suo desiderio di fare di noi un solo popolo, unito nella pace, nella giustizia e nell’unità.
Se diciamo “Comunione” diamo uno schiaffo a tutte le divisioni che sorgono anzitutto dentro di noi, nella nostra persona, divisioni che nascono dal Tentatore, colui che divide per sua natura, il Diavolo; riconosciamo che c’è qualcuno che vuole “romperci”, e allontanarci dal Dio della vita: facendo la comunione chiediamo al Signore di aiutarci a vincere il Divisore che ferisce noi e il suo corpo che è la Chiesa, la comunità cristiana.
Se diciamo “Comunione” ci impegniamo a fare la pace, a vivere in comunione tra di noi, a considerarci fratelli, amici e non nemici, pur se differenti.

L’ultima precisazione linguistica: non diciamo “prendere” la comunione, ma “riceverla”: Gesù è sempre un dono, non qualcosa che ci meritiamo! La Comunione tra di noi la possiamo vivere perché la riceviamo in dono da Cristo. A noi spetta semmai il compito di farla, di costruirla, proprio per il fatto che ci è stata donata! Dono ma anche impegno nel realizzarla.

Don Luca